SAN SALVATORE E CIRCOLO AMSICORA DI LECCO, ATTO TERZO

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Selene Perseu consegna una confezione di capperi selargini al presidente del Circolo Amsicora di Lecco Giuseppe Tiana

 Entrambi in prima fila per promuovere l’immagine della Sardegna

 Dopo tre mesi di “soggiorno obbligato” nell’isola, il team giallo nero ha nuovamente preso confidenza con l’aereo per affrontare una rapida ma intensa trasferta in Lombardia dove prima della gara con il Valmadrera era atteso dagli amici del Circolo Sardo Amsicora di Lecco

Era il 23 marzo quando di buon mattino si sono ritrovate in aeroporto abbigliate con le divise ufficiali della società, pronte a farsi riconoscere dai viaggiatori dell’Italia e del mondo. Già dallo scalo di Elmas i curiosi si fanno avanti per chiedere qualche informazione. Capitan Emanuela Tinti risponde ad un distinto signore che vuol conoscere la disciplina praticata da lei e le sue compagne. Una volta atterrate in Lombardia, colpite sicuramente da quelle stoffe colorate dalle quali spicca il nome della regione di provenienza, tante persone chiedono incuriosite cosa ci facciano da quelle parti.

Al circolo Amsicora di Lecco vengono accolte a braccia aperte dai padroni di casa che tanto stanno facendo per promuovere l’immagine della Sardegna in città e hinterland.

Si lascia sedurre dalle spiagge, ama la gastronomia locale, nutre un debole per le estrinsecazioni della cultura isolana. La popolazione di Lecco e dintorni fa la fila negli uffici del Circolo per prenotare le vacanze. E non rimane mai delusa dai servizi offerti perché puntualmente torna l’anno successivo per rinnovare le ferie nell’incantevole isola del Mediterraneo.

Per la terza volta in poco meno di un anno e mezzo le giocatrici giallo nere fanno una capatina in via Buozzi per un buon pranzetto in compagnia. E come sempre non passeranno inosservate perché i media locali danno puntualmente risalto alla loro rapida permanenza nelle terre manzoniane. Lo conferma Giuseppe Tiana, presidente del Circolo Amsicora e grande tifoso delle cestiste provenienti da Selargius. L’attività dell’associazione va avanti a gonfie vele auto finanziandosi anche con la vendita al dettaglio delle ghiottonerie nostrane. Non mancano gli appuntamenti all’aperto, tanti attesi dai lecchesi, dove le bontà culinarie sarde vengono pacificamente razziate. In tanti chiedono se anche quest’anno, a giugno, la Sardegna rappresenterà l’Italia nella rassegna “I Pani del Mediterraneo”. E Tiana conferma che esperti panificatori sardi si presenteranno in città per preparare montagne di coccoi e pane carasau. E la lunga tavolata allestita solitamente presso l’ottocentesca Villa Bertarelli a Galbiate viene curata nei minimi particolari dai nostri conterranei. Niente è affidato al caso, e oltre ai prodotti figli della panificazione si può sorseggiare un pregiato vermentino, accompagnato sovente dalla mustela e da altri insaccati e formaggi importati dalla terra madre. Il successo è assicurato perché gli avventori si rifanno vivi in sede. “Il passaparola sta assumendo livelli incredibili – ammette il presidente – se non ci fossimo noi non so come potrebbe funzionare la promozione dei nostri territori”. Con la primavera comincia a cadenza settimanale l’organizzazione di cene tipiche sarde con i locali del circolo che a stento riescono a contenere la massiccia affluenza: come sempre è il maialetto ad incantare i locali, ma validi apprezzamenti sono riservati anche ai malloreddus, salami e tanto altro ben di dio. Ma Circolo Amsicora vuol dire anche Cultura: ad aprile l’Isola Viscontea ospiterà uno spettacolo musicale. “I signori del circolo ci hanno accolto benissimo come le altre due volte – dice un’entusiasta Sara Angius – sono sempre molto ospitali”. “Ormai siamo di casa da loro” aggiunge Emanuela Tinti. Dopo qualche chiacchierata digestiva, le atlete si spostano nella vicina Valmadrera per onorare la seconda giornata di ritorno della Poule Retrocessione. In una classica forse più sentita di un derby, il team selargino prende subito il sopravvento e non viene più raggiunto. Il presidente Giuseppe Tiana arriva al PalaLeopardi a gara cominciata. Incontra anche alcuni amici andati a fare tifo alle ragazze locali, tra loro c’è anche un signore che ha il suocero di Buggerru. Il sardo lecchese si gode questo bel successo: “Quando vengono qui le ragazze di Selargius si esaltano sempre – dice Tiana – e anche stavolta sono state bravissime a non farsi mai raggiungere. Spero però che il Valmadrera si possa salvare così ci possiamo incontrare anche la prossima stagione”.

Dopo i saluti e gli abbracci si ritorna verso l’aeroporto di Milano Linate e lì si fanno altri piacevoli incontri: “Abbiamo fermato l’ex giocatore del Cagliari David Suazo – rileva Emanuela Tinti – e con lui abbiamo parlato un pochino; ci ha chiesto dove giocavamo, in quale categoria. Poi abbiamo incontrato un sardo originario di Bono che lavorava in aeroporto a Milano, e ha voluto fare una foto con noi”. Si ritorna nell’isola con il sorriso fra le labbra e tanta stanchezza.

 

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