“FORMULA VERGOGNOSA, NON SI PUÒ GIOCARE SENZA OBIETTIVI GIÀ DA FEBBRAIO”

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Una conclusione di Roks Yordanova (Foto Mauro Mascia)

Lo sfogo di coach Staico soffoca l’attesa per il derby con la Virtus

Selargius 14 marzo 2014    Scarica in PDF

“Formula vergognosa, non si può giocare già da febbraio senza alcun obiettivo”. Nella settimana dell’atteso derby con la Virtus Cagliari, a tenere banco, è soprattutto lo sfogo di Fabrizio Staico in merito all’illogica formula del torneo costruita dalla federbasket per la serie A2 femminile. “Mi chiedo come si possa mettere in piedi un simile campionato – spiega il tecnico del San Salvatore – si dice di voler puntare a dare maggiore visibilità al basket femminile poi si toglie il sale di ogni competizione, la ricerca dei due punti”.

Potevano forse esserci altre soluzioni? “Bastava semplicemente

tenere viva la formula dell’anno passato, due gironi più lunghi, dove le

prime otto accedevano ai playoff, la nona si salvava e le ultime quattro

disputavano i playout. Questo finale di stagione avrebbe avuto un sapore del

tutto differente”. Il calendario, comunque, avanza, e nel week end presenta

una delle sfide più difficili, contro la Virtus Cagliari. “Mi aspetto una gara

combattuta – aggiunge Staico – le ragazze mi hanno già dato prova della loro

professionalità ma oggi vorrei evitare quel finale pirotecnico visto all’andata.

Della Virtus stimo Scibelli, ha personalità e fisicità, e non è certo timida ad

usare entrambe sul parquet di gioco”. E il San Salvatore? “Non sta benissimo

– continua il tecnico – Lussu si porta dietro qualche acciacco alla schiena, e

Brunelli ha avuto un attacco simile nella settimana in cui abbiamo riposato.

E’ ovvio che comunque giochiamo solo per vincere”. Per fare risultato servirà

l’apporto del sempre numeroso pubblico di scena in via Vienna. “Altro bel dato

– conclude il coach giallonero – senza alcun obiettivo da perseguire, la gente si

dimostra comunque affezionata all’ambiente e sempre più vicina a squadra e

staff. Significa che i nostri sacrifici, in settimana come nei quaranta minuti di

gioco, sono evidenti e sotto gli occhi di tutti”.

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