È MANCATA LA COESIONE

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Tre giorni dopo la sconfitta con l’Astro il team giallo nero si
interroga sulle ragioni che l’ha provocata

Selargius, 25 febbraio 2014      Scarica il comunicato in formato PDF

Brucia non poter chiudere la Poule Retrocessione con sole vittorie. Delude
l’aver dissipato l’imbattibilità nel corso di un derby. Stimola l’aver preso
coscienza di ciò che non si deve fare nelle prossime gare. Tra musi lunghi e
tendenza a resettare tutto, c’è chi trova comunque il coraggio di parlare per
dimenticare al più presto una piccola parentesi in un percorso che riserva
ancora sei partite impegnative.

Dall’alto dei suoi diciotto punti, impreziositi da una media da 2 del 77,8%, la
bulgara Roksana Yordanova non si dimentica del caloroso sostegno avuto
dagli spalti di Sa Duchessa: “Prima di tutto vorrei ringraziare il nostro pubblico.
Tutte queste persone hanno creato un clima che purtroppo non si vede in tutti i
campi di basket femminile. Mi ha fatto grandissimo piacere giocare in un
palazzetto così pieno, peccato solo per il risultato finale”. La giocatrice giallo
nera non dimentica il fair play: “Vorrei fare i complimenti all’Astro. Ha
dimostrato più di noi di avere fame dentro il campo e di voler portare a casa i
due punti. Hanno un quintetto basato su giocatrici di grandissima esperienza,
sono riuscite durante tutta la partita a giocare al loro ritmo e questo per noi
non andava bene”. Chiude con una lievissima nota polemica: “Prima della
partita avevo letto un po’ di titoli e commenti e vorrei dire che adoro giocare
quando qualcuno mi sottovaluta”.

Gara prevalentemente di copertura quella interpretata da Emanuela Tinti che,
gradualmente, si sta riprendendo dagli acciacchi: “Sapevamo che contro l’Astro
non sarebbe stato facile – ammette il capitano – infatti con Pat Marcello e
Emanuela Cirronis abbiamo giocato un anno insieme, la famosa stagione dove
conquistammo la serie A2. Quindi conoscevamo benissimo il loro valore”.
Ripercorre le fasi iniziali del derby: “L’approccio alla gara è stato davvero
deludente; c’è da dire che il nostro quintetto base non era proprio in forma, chi
con problemi al ginocchio, chi alla coscia, chi alla schiena. Non siamo partite
con il piede giusto. Ma non è sicuramente una scusante visto che anche nella
squadra avversaria i problemi non mancavano. Per tutto l’incontro abbiamo
inseguito, non siamo mai riuscite a portare l’inerzia della partita dalla nostra
parte, se non negli ultimi minuti di gioco, dove abbiamo superato le avversarie.
Ovviamente non è bastato”. Ma l’ottimismo non manca: “Il rammarico di avere
perso questa gara è davvero tanto – conclude Tinti – anche perché, considerate le nostre qualità, possiamo fare decisamente meglio. Spero che da questa settimana ci sia una netta ripresa; contro il Biassono vorrei facessimo vedere un buon basket”.

Per cinque minuti ha dato una mano alle sue compagne ma soprattutto dalla
panca la promessa Sara Angius si è fatta un’idea chiara di ciò che è accaduto:
“Penso che per vincere le partite in campo si dovrebbe essere più unite in
attacco ma soprattutto in difesa. Non lo siamo state. In attacco ognuna
giocava per conto suo. In difesa abbiamo fatto bene solo in certi momenti. Non
c’eravamo mai sui rimbalzi, sia difensivi sia offensivi. Abbiamo cercato di
riprenderci a un certo punto, ma subito dopo si è ripreso a giocare sugli stessi
livelli dei primi due quarti e per questo abbiamo perso”.

L’ultima parola al vice allenatore Roberto Frau: “Abbiamo sbagliato approccio
alla partita ed è una cosa che non ci possiamo permettere. Dall’altra parte le
motivazioni erano maggiori rispetto a quelle che possono essere ora le nostre
ma non possiamo fare questo tipo di ragionamenti. Ovviamente senza togliere
nulla alle avversarie che hanno giocato una delle loro migliori partite
nonostante le defezioni nel roster. Il risultato é giusto. Sono sicuro che dalla
prossima partita entreremo meglio in campo”.

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