L’INSOLITA MERENDA CON I SARDI UDINESI

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Nonostante la sconfitta in Friuli, le ragazze si allenano con serenità tenendo a mente gli sbagli commessi con la capolista

Selargius 28 dicembre 2013    Scarica il comunicato in formato PDF

Giallo nere sotto torchio anche nel periodo natalizio. Già da ieri sudano
nuovamente sul parquet del pallone. Stamattina coach Fabrizio Staico le ha
sollecitate a dovere in vista dell’amichevole di domani pomeriggio (h.16) che
disputeranno in casa della Virtus Cagliari, protagonista nella Conference Nord
Ovest della A2 femminile. Un test importante prima del prossimo match di
campionato che disputeranno in viale Vienna sabato 11 gennaio contro la
Calligaris Triestina.

Le cestiste del clan selargino non hanno mai messo in dubbio di essersi
scontrate con un team davvero ben attrezzato chiamato Delser Udine.
“È stata una partita che secondo me non abbiamo affrontato con lo spirito
giusto – ammette Anna Lussu – sapevamo di incontrare una squadra forte e
probabilmente avevamo tutte molta ansia. Ci sono stati momenti in cui siamo
riuscite a giocare bene grazie alle palle recuperate, ai contropiedi, ai tiri dalla
distanza. Li abbiamo alternati a parentesi meno produttive nelle quali abbiamo
sofferto ai rimbalzi. E poi Udine era veloce e molto fisica. L’ anno solare si
chiude con una sconfitta, speriamo che il 2014 ci porti buoni risultati. Faccio gli
auguri al nostro fantastico pubblico che é fondamentale per la squadra e
ovviamente auguri a tutta la squadra e la società”.

Quando Greta Brunelli ragiona su una gara, non trascura tutte le
sfaccettature che la stessa ha comportato: “Con Udine purtroppo mi è rimasto
l’amaro in bocca ma sento ancora tutta la stanchezza – rimarca la reatina –
perché siamo arrivate scariche e una squadra cosi preparata non ti perdona i
passi falsi. Però guardiamo avanti per affrontare le ultime partite decisive e che
queste feste ci regalino energie positive. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i
tifosi per il sostegno e augurare un nuovo anno pieno di soddisfazioni e
serenità”.

Anche se vista esclusivamente dalla panchina, la gara friulana ha fatto soffrire
parecchio anche Eugenia Dessì: “Non è bastato che la trasferta fosse difficile
e faticosa – dice – infatti le avversarie hanno dato conferma della loro forza
dopo avercelo dimostrato anche all’andata. A parer mio abbiamo giocato bene
a tratti ma potevamo fare sicuramente meglio, come nelle partite precedenti.
Adesso speriamo bene per queste ultime due partite da giocare in casa. Auguro un felice anno nuovo a tutti quelli che ci seguono. E speriamo che il 2014 porti bene”.

L’ultima parola spetta al vice allenatore Roberto Frau: “Sapevamo quanto
fosse difficile, era una partita importante per entrambe e si è visto dall’inizio.
Abbiamo faticato a trovare subito il canestro e il punteggio basso del primo
quarto lo dimostra. Dopo ci siamo un po’ sciolte ma abbiamo sofferto il loro
fisico soprattutto a rimbalzo oltre al fatto che sono state brave a occupare
l’area. Aggiungiamo i problemi di falli accumulati da Alessandra Visconti e si ha
un quadro più nitido del match. Ci aspettano due partite in casa inframezzate
da un turno di riposo. Sono entrambe difficili, compreso il possibile scontro
diretto con Vicenza. Speriamo di ricevere dei regali dagli altri campi. Anche se
difficile ci proveremo. Ne approfitto per formulare a tutti i nostri tifosi i migliori
auguri di un felice anno nuovo”.

ANCHE IL FRIULI VENEZIA GIULIA VICINO ALLE POPOLAZIONI
ALLUVIONATE

In albergo non era mai successo. Capitanati dall’infaticabile presidente
Domenico Mannoni, alcuni soci del Circolo Sardi “Montanaru” di Udine si sono
presentati all’Hotel Ramandolo che in quelle ore stava dando degna dimora alla
comitiva del Basket San Salvatore. Mancava qualche ora all’inizio della palla a
due e le magnifiche dieci si stavano concedendo la pausa merenda, come
tradizionalmente accade in vista di un impegno notturno. Momento utile quindi
per ricevere fugacemente i sardi udinesi con la solita Selene Perseu in prima
fila che è stata subito riconosciuta: già nell’autunno 2012 la squadra andò a
trovarli nella sede di via delle Scuole.

“Ci fa sempre piacere incontrare le nostre conterranee – ha evidenziato
Domenico Mannoni – anche se per pochi minuti. Non abbiamo voluto
abusare troppo della loro disponibilità anche perché le ho viste molto provate
dal viaggio e anche le condizioni climatiche non erano delle migliori”.
Immancabile lo scambio dei regali con il San Salvatore che ha portato alcune
confezioni di crema di cappero selargino e diverse recenti pubblicazioni sulla
Sardegna. I friulani dai quattro mori hanno risposto con un cestino regalo tra
cui spiccava la rinomata trota affumicata proveniente da San Daniele, la stessa
cittadina che dà il nome al celebre prosciutto. “Ci sarebbe piaciuto condividere
altri momenti di socializzazione con la squadra – prosegue il presidente del
Circolo – ma i tempi erano davvero limitati”. Ma alcuni soci hanno voluto dare
il loro apporto alla squadra andando a sostenere i colori gialli neri sui gradini
del palazzetto di via Marangoni.

Ultimamente l’attività del Montanaru si è concentrata sulla raccolta di beni e
fondi da destinare alle popolazioni sarde vittime dell’alluvione. Un primo aiuto
umanitario è stato portato alla popolazione di Solarussa. Poi è seguita un’altra
colletta che ha raggiunto quota dodicimila euro. “Non abbiamo ancora deciso a
chi destinarli – sottolinea Mannoni – ma vogliamo la certezza che vadano a chi
ne ha veramente bisogno”. Già da questi dati si nota come anche i friulani
abbiamo dimostrato grande sensibilità nei confronti degli abitanti isolani. E
anche al di fuori dei canali del Circolo Montanaru si sono avute altre
attestazioni di solidarietà: “Il consiglio comunale di Udine ha devoluto alla Sardegna i propri gettoni di presenza – illustra con orgoglio Mannoni – e un altro forte messaggio di fratellanza arriva dal pianeta calcio perché il coordinamento dell’Udinese Club ha raccolto mille euro”.

Ai primi di dicembre il Circolo ha organizzato un interessante convegno che ha
messo a confronto la lingua sarda e quella friulana nella musica. Ospite
d’eccezione il baritono di origini algheresi Domenico Balzani, famoso in tutto il
mondo. Nel 2014 un punto fermo sarà rappresentato dai festeggiamenti per Sa
Die e Sa Sardigna, ma Mannoni e soci stanno organizzando un evento in
collaborazione con il comune di Pagnacco. “Se tutte le cose andranno per il
verso giusto daremo vita al Festival Internazionale di poesia e canto delle
lingue minoritarie riservato ai giovani emergenti”. Nel prossimo anno non
mancheranno le presentazioni di libri e le manifestazioni folkloristiche dove i
prodotti tipici della gastronomia isolana faranno la loro bella figura.

BREVE MA INTENSO PASSAGGIO A VENEZIA

La simpatica diecina con allenatori e dirigenti al seguito ha trovato anche il
tempo per dedicare una breve sortita nel cuore della Serenissima. Il suo look
omogeneo e caleidoscopico ha distolto i passanti dalle loro preoccupazioni
domenicali esortandoli a fissare e a chiedere spiegazioni. Specie quando lo
striscione “Sardegna” si è confuso nello stile gotico veneziano del Palazzo
Ducale e nelle porte bronzee della Basilica di San Marco. Di corsa e zavorrate
dai trolley, le sansalvatorine hanno poi ripreso la strada maestra che le ha
riportate in Campidano.

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