GRAZIE VELCO: L’INCASSO DELLA PARTITA PER L’EMERGENZA SARDEGNA

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Non solo sport nell’intenso fine settimana del club campidanese che ha tastato con mano la generosità del nord est italico e degli emigrati sardi

Selargius, 25 novembre 2013    Scarica il comunicato stampa in formato PDF

Più che la sconfitta di un solo punto, conta l’aver dato e ricevuto sostegno
morale e concreto a nome dei propri conterranei, attualmente intenti a contare
i danni della terribile alluvione che nell’isola ha provocato distruzione e morte.
Dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia la voglia di partecipazione è attiva e
variegata. Si stanno costituendo gruppi spontanei animati dalla voglia di fare
qualcosa, perché anche in queste regioni i disastri provocati dalle piogge
torrenziali rappresentano un incancellabile ricordo. A Padova, per esempio, gli
studenti universitari sardi hanno organizzato una raccolta fondi.

Testimone oculare di questa bella ondata di solidarietà è stato Mariano Contu
che nella sua duplice veste di dirigente del San Salvatore e di Assessore del
Lavoro della Regione Autonoma della Sardegna è stato prima con gli emigrati
di Pordenone e le alte istituzioni friulane (per l’intitolazione del locale circolo
alla memoria di Sebastiano Crispatzu) e poi con quelli di Vicenza. Ha colto
l’occasione per portare ai presenti i pensieri e i saluti del club giallo nero ma
soprattutto ha fatto il punto della situazione su ciò che sta accadendo nelle
terre colpite dalle intemperie. Con lui c’era anche la presidente della Fasi
(Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) Serafina Mascia che ha tracciato
un primo bilancio sulla mobilitazione dei sardi d’Italia per aiutare i sessanta
comuni colpiti.

Prima del match cestistico di sabato sera Mariano Contu ha parlato al pubblico
del Palasport Laghetto sulla situazione d’emergenza che la nostra isola sta
vivendo e ringraziandolo per lo slancio di generosità della società Velco che ha
destinato l’incasso alla causa della Sardegna. Inoltre l’Associazione Culturale
Grazia Deledda ha raccolto altri fondi dagli spalti. Le stesse cestiste selargine si
sono quotate consegnando poi la somma a chi di dovere. L’idea è venuta al
coach Fabrizio Staico ed è stata subito appoggiata dalle sue atlete. Gesti che
scalderanno il cuore dei più sfortunati.
“Abbiamo messo da parte una certa cifra – conferma la presidente del circolo
vicentino Luciana Sedda – le persone che hanno portato via la cassettina con i
soldi erano abbastanza soddisfatte. La Velco di Vicenza è stata molto generosa
e attenta”.

L’ABBRACCIO AL PALLADIO E AGLI EMIGRATI SARDI DI
VICENZA

La rabbia per la sconfitta di misura è stata in parte smaltita intrappolando le
lacrime (virtuali e reali) tra le federe dei cuscini. Il giorno dopo le magie
artistiche del padovano Andrea Palladio hanno fatto il resto, con la complicità e
l’affetto dei sardi vicentini che, capeggiati dal presidente Luciana Sedda, hanno
accompagnato il clan campidanese al Teatro Olimpico. All’interno del Palazzo
del Territorio li attendeva il presidente del Consiglio Comunale di Vicenza
Federico Formisano: ha mostrato le bellezze architettoniche dell’edificio che il
suo ideatore non poté realizzare perché morì lo stesso anno in cui predispose il
progetto (1580). Fu il figlio Silla, tre anni dopo, a consegnare l’opera.
Durante la visita anche Formisano ha dichiarato che il consiglio comunale
destinerà i gettoni di presenza alle vittime dell’alluvione sarda.

“È stata una giornata positiva anche dal punto di vista culturale – conferma la
bandiera del San Salvatore Selene Perseu – finalmente ho visto dal vivo la
grandezza del Palladio. Nonostante l’umore per il risultato, i nostri ciceroni ci
hanno dato modo di sorridere e di sbalordirci all’interno del Teatro Olimpico”.
Per i soliti motivi legati al volo di rientro, il gruppo si è poi rapidamente
trasferito in viale della Pace, dove nella sede del Circolo Culturale Grazia
Deledda erano attesi da tanti ed entusiasti sardi vicentini. Infatti nei giorni
festivi si fanno vive anche le attivissime forze giovani che durante la settimana
non possono frequentare il circolo per ovvi motivi di lavoro. L’integrazione tra i
gruppi è stata automatica e come sempre piacevole.

Qui è avvenuto il solito scambio di doni con i libri che fanno sempre la parte
del leone. Luciana Sedda ha regalato diverse pubblicazioni su Vicenza. Gabriele
Cinus ha risposto con volumi sulla nostra isola e l’orologio brandizzato
“Sardegna”; a Selene l’onore di consegnare la rinomata confezione a base di
capperi selargini. “Presentare qualcosa della mia terra mi emoziona, ma lo
sento anche come un dovere” ha commentato la play guardia del San
Salvatore.
Segue l’assalto al buffet che si è ispirato ad alcune prelibatezze della cucina
veneta. Soppressa, formaggio Asiago, stuzzichini di polenta e soppressa,
panini, e il dolce vicentino “La Gata” che scoperto da pochi anni si è ritagliato
un grande spazio nella tradizione gastronomica vicentina.
Luciana Sedda e soci hanno fatto le cose in grande perché in sede sono stati
invitati anche la presidente della Fasi Severina Mascia (proveniente dalla vicina
Padova) e i presidenti dei circoli di Treviso (Adalberto Garippa), Padova (Gianni
Mattu) e Verona (Maurizio Solinas). “Si è parlato prevalentemente
dell’emergenza alluvione – sottolinea Luciana Sedda – e del tipo di interventi
da organizzare. Severina Mascia ci ha fornito le ultime notizie dalla protezione
civile e dal coordinamento del soccorso in Sardegna su come destinare gli aiuti
nella maniera migliore, sia per non disperderli, sia perché rispetto ai primissimi
giorni, c’è bisogno di qualcos’altro”.

Mentre i rappresentanti dei circoli si consultavano tra loro e con Mariano Contu,
anche il resto degli invitati conversava sullo stesso tipo di problematiche: “Ha
dominato l’argomento alluvione – ribadisce Selene Perseu e ho percepito un

grande spirito di collaborazione dai vari circoli. Si è parlato di intervento e aiuti
concreti; di fatti insomma che rispecchiano il carattere di noi sardi anche se
trapiantati nel continente”.
E come sempre accade in occasione delle visite alle associazioni dei sardi, il
dirigente Gabriele Cinus si è commosso e ha fatto commuovere tutti i presenti:
“Ci ha fatto sentire diversi – commenta la presidente Sedda – perché lui si
sorprende quando scopre che da parte dei sardi residenti oltre Tirreno rimanga
l’attaccamento alla terra d’origine e alle persone. La condizione da emigrato
può sembrare normale; come però è normale mantenere il legame e il
rapporto con l’isola. Riflettendoci bene non mi sembra che esistano delle entità
simili ai circoli dei sardi; per esempio gli emigrati calabresi, che qui a Vicenza
sono tantissimi, non hanno un’associazione che li rappresenti”.

IL MEDICO SOCIALE TRA I SARDI DI PORDENONE

Delle vicende del Basket San Salvatore si è parlato anche a Pordenone sabato
scorso. Mariano Contu è stato invitato per la cerimonia di intitolazione del
locale Circolo Sardi a Sebastiano Crispatzu, pompiere volontario sassarese che
nel 1966 volle dare un aiuto alle popolazioni vittime di un alluvione. Il cingolato
M 113 su cui viaggiava si capovolse e perse la vita sul Rio Sentiron a Prata.
Nella sede di via Riviera del Pordenone 14 erano presenti il sindaco Claudio
Pedrotti e il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Sergio Bolzonello.
Ha partecipato anche il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di
Pordenone Paolo Qualizza, la cui caserma è cointitolata a Sebastiano Crispatzu.
Approfittando dell’occasione è proseguita la raccolta di fondi a favore delle
popolazioni sarde alluvionate, promossa dal circolo in collaborazione con La
Friul Adria – Credit Agricole di Pordenone che ha messo a disposizione un c/c
bancario.

Mariano Contu ha tracciato un quadro drammatico della situazione nell’isola,
anche ai microfoni della tv locale Telepordenone mettendo in evidenza anche
come una regione già in difficoltà per la crisi sia stata messa in ginocchio da
questa sciagura. Ha poi lanciato un appello ai friulani esortandoli a stare vicini
ai sardi in questo momento di difficoltà. “La prima cosa da fare – ha concluso
Contu – sarà mettere in sicurezza i centri abitati”.
Il presidente Giommaria Carboni traccia una piccola mappa del circolo: “I
primi flussi di sardi si registrarono negli anni sessanta – dice – e da allora ci
sforziamo di mantenere viva l’identità delle origini. Siamo attivi su più fronti,
con l’organizzazione di tante iniziative con la vendita anche dei nostri
tradizionali prodotti”. Il medico sociale del Selargius è poi salito in macchina
alla volta di Vicenza, accompagnato dal gestore del circolo Angelo Secci e da
altri soci. Insieme hanno guardato la partita di basket immersi in un clima di
cordialità e fraternità.

BRUNELLI E PALMAS SULLA SCONFITTA:

Non è proprio bello arrendersi dopo aver dominato per gran parte della gara.
Purtroppo le selargine tornano a casa con un pugno di mosche nonostante il grande tifo sugli spalti da parte di numerosi tifosi dal sangue isolano provenienti da diverse località del nord est. Ecco il commento a freddo delle atlete Greta Brunelli e Laura Palmas:

Greta Brunelli: “Sono tutt’altro che entusiasta. Veniamo da tre sconfitte che
io non esito a definire “tre brutte, brutte sconfitte consecutive”. Non vorrei
allarmare nessuno ma siamo in un periodo buio. Sono quei momenti dove non
si vede luce e spuntano fuori tutte le note negative e ancora più marcate.
Questa sconfitta pesa ancor più delle altre, per aver perso di un solo punto, per
aver ribaltato un risultato che doveva essere nostro. Ma questo mi fa riflettere
e purtroppo pensare che dobbiamo migliorare qualcosa nel nostro meccanismo
di squadra. Vorrei che sia uno stimolo per noi per non mollare mai e vedere del
sereno dopo la tempesta. Si può tener testa a tutti, l’importante è non perdere
la propria!

Laura Palmas: “Grossa delusione per questa sconfitta, per come è maturata e
perché complica ulteriormente la situazione classifica, accompagnata anche
dalle vittorie di Muggia e Valmadrera. Si è sicuramente vista una reazione dal
punto di vista della grinta e del sacrificio di tutte. Tutta la partita sopra
abbiamo forse mancato di lucidità in attacco negli ultimi 2-3 minuti, a questo si
aggiungano decisioni arbitrali dubbie, ed ecco il -1. Peccato, ci meritavano di
uscire vincitrici da questa partita. Ma non abbiamo tempo per piangerci
addosso…si pensa già alla prossima e al girone di ritorno”.

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